Spagna in camper: avventure, percorsi consigliati e consigli pratici

Camper su una strada costiera panoramica in Spagna al tramonto, con mare e villaggio bianco.

La Spagna è un paese che racchiude un mosaico unico di culture, paesaggi e tradizioni. Le sue coste soleggiate, le montagne spettacolari e la varietà di città e paesini offrono un richiamo irresistibile per chiunque desideri esplorare ogni angolo del territorio.

Viaggiare in camper permette di coglierne l’essenza più autentica, con la libertà di fermarsi dove si desidera e assaporare la vita locale in piena autonomia. Nelle sezioni che seguono troverai informazioni sui noleggi, le destinazioni da non perdere e tanti consigli pratici per vivere al meglio il tuo itinerario sulle strade spagnole.

INDICE

1. Perché viaggiare in Spagna in camper?

La Spagna è un paese straordinariamente vario, con chilometri di coste, catene montuose spettacolari e un immenso patrimonio artistico e culturale. Viaggiare in camper significa avere la libertà di spostarsi senza vincoli di orari e prenotazioni rigide, esplorando sia le città più celebri sia i villaggi nascosti nell’entroterra. Le vaste aree naturali offrono la possibilità di soste panoramiche, di immergersi nella vita locale e di alternare mare, montagna e campagna in modo del tutto flessibile.

Uno dei vantaggi principali è l’opportunità di incontrare luoghi poco turistici: in camper puoi scegliere di fermarti vicino a una spiaggia solitaria in Costa de Almería, proseguire verso le vette verdi della Cantabria o puntare sulle pianure della Mancia per rivivere il mondo di Don Chisciotte. Le infrastrutture spagnole per i veicoli ricreazionali sono cresciute molto negli ultimi anni, con circa 2.500 aree di sosta e mille campeggi, distribuiti tra costa e zone interne. In aggiunta, grazie al clima tendenzialmente mite e alle temperature piacevoli in molte regioni, è possibile godersi il viaggio durante gran parte dell’anno.

Un altro aspetto fondamentale è l’offerta gastronomica: i mercati, i prodotti tipici e le feste popolari sono facilmente accessibili a chi viaggia on the road. Molte città (Madrid, Barcellona, Siviglia) ospitano musei e monumenti di fama mondiale, ma non mancano mete meno note dove l’atmosfera è rimasta genuina. Percorrere la Spagna in camper vuol dire poter unire un itinerario culturale a soste slow, scoprendo tradizioni culinarie, borghi sperduti, spiagge appartate e parchi naturali di grande fascino. L’esperienza è resa più affascinante dall’accoglienza calda degli spagnoli. Insomma, chi ama la libertà e la varietà di situazioni troverà nel territorio iberico il contesto ideale per un’avventura su quattro ruote.

2. Noleggio di un camper in Spagna

Il mercato del noleggio di camper in Spagna è molto sviluppato. Le principali città come Barcellona, Madrid, Málaga, Siviglia e Valencia rappresentano i punti di ritiro più comuni. Oltre alle grandi compagnie internazionali, esistono operatori locali che offrono veicoli di diverse dimensioni e tipologie: dai compatti van alle autocaravan di grandi dimensioni, in grado di ospitare famiglie numerose. Spesso, è possibile optare per la formula one-way, ritirando il mezzo in una città e lasciandolo in un’altra (con un sovrapprezzo).

I prezzi variano in base alla stagione: in alta stagione (luglio-agosto e festività) un camper per 4 persone può costare tra i 120 e i 180 euro al giorno, mentre in bassa stagione scendono anche sotto i 70–80 euro. Molte aziende applicano sconti per noleggi di più settimane o per prenotazioni anticipate, e di solito includono un’assicurazione base con franchigia. È fondamentale controllare cosa copre il pacchetto di noleggio: chilometri illimitati (di solito presenti), kit cucina, biancheria letto, tavolino e sedie esterni, e se il veicolo è dotato di riscaldamento/aria condizionata nella cellula abitativa.

Requisiti comuni: l’età minima per il conducente è spesso 25 anni (in alcuni casi 21 con supplementi) e serve una patente B da almeno 1 o 2 anni. I turisti extra UE dovrebbero munirsi di un Permesso di Guida Internazionale, da affiancare alla patente nazionale. Per il deposito cauzionale, la compagnia di noleggio richiede normalmente una carta di credito a garanzia. Verifica anche la politica su animali domestici, se pensi di viaggiare col tuo cane o gatto.

Consiglio: se hai intenzione di guidare molte ore al giorno, informati sulla trasmissione (i cambi automatici non sono diffusissimi in Spagna) e sulle dimensioni del camper, specie se prevedi di addentrarti in centri storici o strade di montagna. In caso di viaggi estivi, punta su camper con un buon sistema di ventilazione o aria condizionata nella cabina. D’inverno, invece, una stufa efficiente fa la differenza. Scegliendo con attenzione l’azienda di noleggio e il tipo di veicolo, potrai viaggiare in tutta tranquillità e goderti l’avventura senza intoppi.

3. Itinerari consigliati per un viaggio in camper

3.1 Itinerario #1: Ruta Andalusa (7 giorni, ~1000 km)

  • Itinerario: Málaga > Nerja > Cabo de Gata > Granada > Siviglia > Pueblos Blancos > Ronda > Marbella > Ritorno a Málaga
  • Durata consigliata: 7 giorni
  • Distanza totale: Circa 1000 km
  • Periodo migliore: Primavera o autunno
  • Punti di interesse: Spiagge selvagge, Alhambra, flamenco, villaggi bianchi

Questo percorso offre un’ampia panoramica dell’Andalusia, tra paesaggi costieri e città ricche di storia moresca. Si parte da Málaga, città vivace e culturale sul Mediterraneo, per poi seguire la costa orientale fino alle spiagge desertiche del Parco Naturale di Cabo de Gata. Dalle acque limpide alle montagne imponenti, il passo è breve: basta attraversare l’entroterra e raggiungere Granada, dove lasciarsi incantare dall’Alhambra. Nel cuore dell’Andalusia spicca Siviglia, patria del flamenco, mentre l’entroterra è punteggiato dagli affascinanti Pueblos Blancos. Infine, soste a Ronda e Marbella, concludendo il tutto ritornando a Málaga.

Giorno 1 – Málaga

  • Visita dell’Alcazaba e del Teatro Romano, che illustrano l’epoca araba e l’epoca romana.
  • Passeggiata nel centro storico e tappa al Museo Picasso, data la nascita del celebre artista in città.
  • Degusta le tapas nei tanti bar tradizionali, accompagnate magari da un vino dolce di produzione locale.

Giorno 2 – Nerja e Cabo de Gata

  • Partenza verso Nerja (circa 65 km), con sosta al Balcón de Europa e alla spiaggia di Burriana.
  • Proseguimento per Cabo de Gata (2,5 ore circa), un parco naturale desertico tra i più suggestivi d’Europa.
  • Pernottamento nei pressi di San José, paesino costiero con aree per camper o campeggi attrezzati.

Giorno 3 – Granada

  • Trasferimento a Granada (circa 180 km), con vista della Sierra Nevada sul percorso.
  • Visita pomeridiana all’Alhambra (prenotare i biglietti in anticipo), poi serata nel quartiere Albaicín.
  • Pernottamento presso un’area sosta in città, come l’Area Camper Granada, con servizi e buona posizione.

Giorno 4 – Siviglia

  • Viaggio di circa 2,5-3 ore (250 km) verso Siviglia. In alternativa, sosta a Córdoba per la Mezquita.
  • Visita dell’Alcázar, della Cattedrale e del quartiere di Santa Cruz, senza dimenticare uno spettacolo di flamenco serale.
  • Pernottamento in un campeggio nei dintorni (ad es. Camping Villsom) o in un parcheggio camper sorvegliato.

Giorno 5 – Pueblos Blancos e Ronda

  • Partenza verso i Pueblos Blancos di Cádiz (Arcos de la Frontera, Ubrique, Grazalema).
  • Arrivo a Ronda, celebre per il Ponte Nuevo che sovrasta il profondo “tajo”.
  • Pernottamento all’Área Autocaravanas Ronda, con piscina e buoni servizi.

Giorno 6 – Costa del Sol (Marbella)

  • Da Ronda a Marbella (circa 60 km di strada panoramica). Relax in spiaggia o passeggiata nell’antico centro urbano.
  • Possibilità di shopping o serata nei locali del lungomare.
  • Sosta notturna in un campeggio costiero come Camping Cabopino.

Giorno 7 – Ritorno a Málaga

  • Rientro a Málaga (60 km). Se il tempo lo consente, sosta a Mijas Pueblo o Puerto Banús.
  • Fine itinerario e riconsegna del camper.

3.2 Itinerario #2: Catalogna e Mediterraneo (8 giorni, ~1100 km)

  • Itinerario: Barcellona > Costa Brava (Cadaqués, Girona) > Pirenei (Vall de Boí) > Andorra > Tarragona > Montserrat > Ritorno a Barcellona
  • Durata consigliata: 8 giorni
  • Distanza totale: 1100 km circa
  • Periodo migliore: Tutto l’anno, evitando agosto se non si amano le folle
  • Punti di interesse: Paesaggi costieri, parchi montani, città medievali, cultura catalana

La Catalogna offre un mix perfetto tra mare e montagna, oltre a uno straordinario patrimonio artistico. Da Barcellona, città cosmopolita e ricca di monumenti firmati Gaudí, ci si sposta verso la Costa Brava, fra calette rocciose e borghi bianchi come Cadaqués. L’entroterra regala i panorami alpini dei Pirenei e la possibilità di visitare piccoli villaggi caratteristici, fino a sconfinare ad Andorra, un microstato fra le cime. Con una puntata a Tarragona, gettonata per le rovine romane, si risale verso Montserrat, dove un incredibile monastero è incastonato in una montagna dalla forma unica. Infine si rientra a Barcellona, avendo esplorato un’ampia gamma di ambienti naturali e storici.

Giorno 1 – Barcellona e partenza verso la Costa Brava

  • Se possibile, visita di Barcellona senza il camper (parcheggiare fuori dal centro o usare un campeggio in periferia).
  • Spunta dei principali siti: Sagrada Família, Parc Güell, Casa Batlló.
  • Nel pomeriggio, viaggio verso Cadaqués (circa 170 km). Arrivo in serata e possibile pernottamento in aree camper esterne al centro storico.

Giorno 2 – Cadaqués, Figueres e Girona

  • Mattinata a Cadaqués, con visita alla casa-museo di Salvador Dalí a Port Lligat (prenotazione consigliata).
  • Spostamento di un’ora a Figueres, per scoprire il Teatro-Museo Dalí.
  • 40 minuti per Girona: un gioiello medievale con la grandiosa Cattedrale e l’incantevole centro storico. Pernottamento in un’area attrezzata.

Giorno 3 – Verso i Pirenei (Vall de Boí)

  • Partenza mattutina (3,5-4 ore di guida) in direzione del Vall de Boí, famoso per le chiese romaniche Patrimonio UNESCO.
  • Possibile escursione ad Aigüestortes i Estany de Sant Maurici, parco nazionale di straordinaria bellezza.
  • Pernottamento in campeggio o area sosta nell’alta valle (a Taüll o Boí).

Giorno 4 – Andorra

  • Attraversamento dei paesaggi montani fino ad Andorra (150 km). Pausa a La Seu d’Urgell, cittadina con cattedrale romanica.
  • Arrivo ad Andorra la Vella per un giro città e, se gradito, fare shopping duty-free.
  • Sistemazione in campeggio o area regolare (poche possibilità di sosta libera). Notte tra le montagne.

Giorno 5 – Montserrat

  • Lungo spostamento (200 km) per raggiungere la spettacolare Montserrat, montagna dalla forma “seghettata”.
  • Visita al Monastero, che ospita la Vergine nera, in un contesto naturalistico straordinario.
  • Pernottamento nell’area parcheggio apposita o campeggio in zona.

Giorno 6 – Tarragona

  • Prosecuzione verso sud (100 km) per la città di Tarragona, nota per l’anfiteatro e i resti romani sul mare.
  • Passeggiata nel centro storico, con soste panoramiche lungo Rambla Nova fino al Balcó del Mediterrani.
  • Notte in un campeggio costiero o in un’area camper appena fuori dal centro.

Giorno 7 – Rientro verso Barcellona (via Sitges)

  • Stop a Sitges, località balneare elegante e vivace, a circa 65 km da Tarragona.
  • Ultimi 40 km verso Barcellona.
  • Pernottamento di comodo fuori dal centro, pronti alla riconsegna del camper.

Giorno 8 – Conclusione

  • Riconsegna del mezzo a Barcellona o ulteriore visita della città se si ha più tempo.

3.3 Itinerario #3: Spagna Verde sulla costa nord (10 giorni, ~900 km)

  • Itinerario: Bilbao > Cantabria > Picos de Europa > Asturie > Galizia (Ribadeo, Lugo) > Santiago de Compostela
  • Durata consigliata: 10 giorni
  • Distanza totale: 900 km circa
  • Periodo migliore: Da tarda primavera a inizio autunno
  • Punti di interesse: Guggenheim Bilbao, paesaggi verdi, mare Cantabrico, valli montane, cibo a base di pesce e sidro

Con la denominazione “Spagna Verde” si fa riferimento alla fascia costiera a nord, bagnata dal Mar Cantabrico e dall’Oceano Atlantico, con un clima relativamente mite e piogge più frequenti che nel resto del paese. Da Bilbao, città basca famosa per il Guggenheim Museum, ci si sposta lungo la costa e l’entroterra tra Cantabria e Asturie, incontrando spiagge incantevoli, borghi marinari e il maestoso Parco Nazionale dei Picos de Europa. Si prosegue poi in Galizia, terra di scogliere frastagliate e folclore celtico, fino a Santiago de Compostela, meta del celebre Cammino. L’itinerario coniuga natura, tradizioni ancestrali e buona tavola (pesce, frutti di mare e sidro asturiano su tutto).

Giorno 1 – Bilbao

  • Visita del Museo Guggenheim, simbolo di rinascita urbana.
  • Passeggia nel Casco Viejo per pintxos baschi sotto i portici. Pernottamento in area camper dedicata.

Giorno 2 – Cantabria (Santander e dintorni)

  • Costeggiando il litorale, arrivo a Castro Urdiales e poi a Santander (circa 100 km totali).
  • Relax alla spiaggia El Sardinero e visita della Magdalena. Notte in campeggio vicino al mare.

Giorno 3 – Santillana del Mar e Picos de Europa

  • Sosta a Santillana del Mar, “il borgo più bello di Spagna” per molti (a 30 km da Santander).
  • Proseguimento nell’entroterra verso Potes e l’area dei Picos de Europa.
  • Pernottamento in campeggio a Potes, ai piedi delle montagne.

Giorno 4 – Picos de Europa

  • Giornata dedicata ad escursioni: funivia Fuente Dé, gole del Cares, natura incontaminata.
  • Rientro a Potes per assaggiare il cocido lebaniego. Notte nello stesso campeggio.

Giorno 5 – Asturie (Covadonga, Cangas de Onís)

  • Attraversamento entro i confini asturiani e visita al santuario di Covadonga e ai laghi di montagna.
  • Discesa a Cangas de Onís, con il suo iconico ponte romano.
  • Area sosta o campeggio a Cangas, assaporando sidro locale.

Giorno 6 – Verso la Galizia (Ribadeo, Praia As Catedrais)

  • Spostamento lungo la costa verde, sosta a Gijón o Luarca se gradito.
  • Arrivo a Ribadeo, confine con la Galizia, per visitare la spiaggia As Catedrais (attenzione agli orari di bassa marea).
  • Sistemazione in area camper a Ribadeo.

Giorno 7 – Lugo e interni della Galizia

  • Partenza per Lugo (100 km), giretto sulle mura romane perfettamente conservate.
  • Degustazione di polpo alla galiziana (pulpo a feira) nelle taverne.
  • Notte in un parcheggio camper nella città o campeggio in zona rurale.

Giorno 8 – Santiago de Compostela

  • Altri 100 km circa per raggiungere la meta dei pellegrini: Santiago.
  • Visita della Cattedrale e del centro storico. Clima sacro, strade in pietra e musica di strada.
  • Campeggio o area sosta nei dintorni della città, ben serviti.

Giorno 9 – Esplorazione della costa atlantica (Rías Baixas) o Finisterre

  • Escursione alla costa ovest della Galizia, tra scogliere e fari (Finisterre).
  • Pausa gastronomica con frutti di mare, Albariño o sidro locale.
  • Ritorno a Santiago o sosta in un campeggio sulla costa.

Giorno 10 – Fine itinerario

  • Se previsto, consegna del camper a Santiago o trasferimento verso la città di partenza iniziale.

4. Altri percorsi in camper in Spagna

Oltre agli itinerari principali, esistono innumerevoli alternative che abbracciano parchi naturali, rotte culturali e intere regioni. Ecco alcune brevi idee:

  1. Traversata dei Pirenei (8-10 giorni). Da Cap de Creus (Costa Brava) a San Sebastián (Paesi Baschi), passando per la Vall de Boí, il Parco Nazionale di Ordesa e Monte Perdido e la Bardenas Reales (Navarra). Tra strade di alta montagna e deserti inaspettati, ideale in estate.
  2. La Ruta de la Plata (10-14 giorni). Percorso nord-sud dal golfo di Biscaglia a Siviglia, attraversando Mérida (rovine romane) e Salamanca (antica università). Circa 800 km densi di storia.
  3. Da Cabo de Gata a Cadice (7-10 giorni). Un “coast to coast” andaluso: spiagge incontaminate di Almería, passaggio per Málaga, roccia di Gibilterra e poi Tarifa e Costa de la Luz. Tra Mediterraneo e Atlantico.
  4. Tour dei vini in La Rioja e nei Paesi Baschi (5-7 giorni). Logroño, Haro, Elciego, Salinas de Añana, con degustazioni e soste nelle cantine locali. Molti vigneti dispongono di aree camper.
  5. Galizia costiera (7 giorni). Da Vigo alla Costa da Morte, passando per l’estuario delle Rías Baixas, Santiago, A Coruña e scogliere battute dall’oceano. Perfetto per pesce e frutti di mare.

In aggiunta, le isole Baleari e Canarie offrono itinerari di grande fascino, ma richiedono spostamento in traghetto. In generale, grazie a un’ottima rete di strade e a una lunga tradizione di turismo itinerante, la Spagna permette di pianificare infinite varianti di rotta, soddisfacendo gli amanti di natura, gastronomia, storia e relax.

5. Dove sostare con il camper in Spagna

La scelta del luogo in cui trascorrere la notte è cruciale per godere appieno di un viaggio in camper. In Spagna, il panorama è molto vario: dai campeggi attrezzati per famiglie alle aree comunali gratuite, dalle soluzioni private ai vigneti che accolgono camper in cambio di una piccola consumazione. Tuttavia, è importante informarsi sulle normative locali e sul concetto di campeggio libero (o campeggio selvaggio), che è ampiamente regolamentato. Vediamo nel dettaglio le varie opzioni, con una panoramica di prezzi e suggerimenti.

5.1 Campeggi (Campings)

I campeggi spagnoli sono circa un migliaio, dislocati lungo le coste e nelle zone interne (fonte: camping.info). Dispongono quasi sempre di docce calde, servizi igienici, allacciamento elettrico, approvvigionamento/opening dell’acqua e scarico reflui, lavanderie a gettone e spesso Wi-Fi. In alta stagione (luglio-agosto) i prezzi possono oscillare tra 25 e 40 euro a notte per due persone con camper ed elettricità. In bassa stagione scendono anche a 15-20 euro o prevedono offerte come la CampingCard ACSI (fonte: campingcard.co.uk/spain). Molti campeggi sul mare sono dotati di piscina e attività per bambini, mentre nelle zone di montagna l’atmosfera è più intima e tranquilla. Prenotare in anticipo in agosto o nei grandi ponti festivi è consigliabile, poiché i campeggi sulla costa si riempiono velocemente.

Vantaggi: sicurezza, disponibilità di acqua corrente ed elettricità a volontà, docce comode, servizi di svago e la possibilità di aprire tende e verande senza restrizioni. Inoltre, alcuni ospitano ristoranti interni o negozi di alimentari, semplificando la quotidianità del viaggio. Per i bambini, aree gioco e piscine rappresentano un plus fondamentale. Se si cerca un momento di relax completo senza rinunciare al comfort, il campeggio rimane la scelta perfetta.

5.2 Aree di sosta e aree private

Le aree di sosta per autocaravan (in spagnolo Área de Autocaravanas) sono ampie zone di parcheggio, talvolta comunali e spesso gratuite o a basso costo (fra 3 e 10 euro), attrezzate con servizi minimi come carico e scarico acqua, allaccio elettrico (non sempre) e raccolta rifiuti. Alcune sono collegate bene al centro urbano, altre sono in periferia. Sono ideali per una sosta rapida di una o due notti e per visitare la città senza stress di parcheggio. Spesso si trova un limite massimo di permanenza (48-72 ore).

Anche i camper park privati sono un’opzione diffusa: parcheggi recintati, con accessi controllati, acqua ed elettricità, docce o toilette basilari, a un costo compreso tra 10 e 15 euro a notte. L’ambiente è simile a quello di un semplice parcheggio ma garantisce una certa sicurezza. In località come Cáceres, Cordova o Granada, le aree camper comunali sono collocate strategicamene, permettendo di raggiungere facilmente i monumenti principali. Per scoprire l’area sosta più vicina, app e siti come Park4Night o Campercontact forniscono mappe aggiornate e recensioni di altri viaggiatori.

5.3 Campeggio libero (campeggio selvaggio)

Campeggio libero – cioè piantare tende o aprire gli spazi esterni fuori dalle strutture – è generalmente vietato in tutta la Spagna. Le multe variano, e nelle aree protette (come parchi naturali o spiagge) i divieti sono più rigorosi. Tuttavia, la legislazione fa distinzione tra “acampar” e “pernoctar”: se ci si limita a parcheggiare e dormire all’interno del camper (senza aprire tendalini, tirare fuori tavoli, sedie, barbecue o scaricare acqua a terra), in molte zone si è considerati “veicolo in sosta” e potrebbe essere consentito (se non esistono divieti locali).

In alcune regioni costiere, soprattutto in estate, la polizia locale è più severa e può richiedere lo spostamento del veicolo. Nei parchi nazionali è quasi sempre proibito fermarsi di notte fuori dai campeggi autorizzati. La regola d’oro è consultare i cartelli ed essere discreti: non lasciare tracce, non fare rumore, non aprire equipaggiamenti esterni. Esempio tipico: in un parcheggio cittadino con divieto di “acampar”, si può comunque dormire dentro al camper restando completamente chiusi, senza segni di campeggio.

5.4 Altre possibilità per la notte

Strutture private o agricampeggi: alcune aziende agricole, cantine o agriturismi offrono soste gratuite o low cost in cambio di un acquisto di prodotti. In maniera simile alle formule “France Passion”, si trova anche in Spagna un circuito denominato “España Discovery” (fonte: siti dedicati). È un buon metodo per dormire in contesti bucolici e gustare specialità del territorio.

Fattorie, hotel rurali o case vacanza: talvolta le strutture extralberghiere dispongono di piazzole di sosta per camper, permettendo l’uso dei loro servizi (bagni, piscina) con una tariffa giornaliera.

Stazioni di servizio o autogrill: in Spagna è consentito dormire nelle aree di sosta autostradali, incoraggiato per evitare la guida assonnata. Sono gratuite, ma rumorose e con servizi limitati. Conviene adottare buone precauzioni di sicurezza (bloccare porte, non lasciare oggetti di valore in vista).

Areali riservati ai pellegrini: lungo i cammini di Santiago, alcuni rifugi o aree possono ospitare camper, anche se in modo limitato, poiché definitivamente pensati per i pellegrini a piedi. Informarsi localmente.

In sintesi, la Spagna offre un ventaglio davvero ampio di opzioni per la notte, dal tranquillo campeggio sul mare all’area comunale gratuita in un borgo storico. Informarsi in anticipo e avere sempre un “piano B” è la chiave per una corretta gestione dell’itinerario su strada.

6. Guidare in Spagna: regole e suggerimenti

  • Documenti richiesti: patente di guida valida (categoria B sufficiente per mezzi fino a 3,5 t), carta d’identità o passaporto, libretto del veicolo e assicurazione. Per i cittadini extra UE, consigliato il Permesso Internazionale di Guida.
  • Limiti di velocità: sulle autostrade (autopistas e autovías) 120 km/h per camper <3,5 t; 90 km/h su strade extraurbane ordinarie; 50 km/h nei centri abitati. Se il mezzo supera 3,5 t, i limiti si abbassano (90 in autostrada, 80 fuori città). Molte città hanno introdotto aree a 30 km/h.
  • Autostrade e pedaggi: diverse arterie a pedaggio (AP-xx), ma spesso esistono varianti gratuite (A-xx). I costi medi sono circa 9,50 euro ogni 100 km. Alcuni tratti, come AP-7 in Catalogna, non sono più a pagamento in vari segmenti.
  • Alcool: tasso massimo 0,5 g/l (0,05%). La Spagna è piuttosto severa e i controlli stradali puntuali. Meglio non bere se si guida.
  • Cinture di sicurezza: obbligatorie per tutti i passeggeri. È vietato tenere i bambini nei sedili anteriori senza adeguato seggiolino omologato.
  • Clima e condizioni stradali: rete stradale in buono stato; possibili strade strette nei borghi. Attenzione a neve e catene necessarie nei Pirenei e zone montane in inverno. L’estate può portare temperature elevate nel sud, controllare raffreddamento del motore e soste regolari.
  • Low Emission Zones: Madrid, Barcellona e altre grandi città limitano l’accesso ai veicoli più inquinanti. Informarsi se il camper è dotato di bollino ambientale o se servono registrazioni online.
  • Stazioni di carburante: diffusissime. Il diesel (Gasoil) costa intorno a 1,45 €/l, la benzina 1,52 €/l (dati 2025). In zone remote come gli altipiani interni, pianificare rifornimento con anticipo.
  • Parcheggi e soste urbane: spesso difficili nel centro delle città storiche. Molte zone adottano barriere a 2 m per impedirne l’accesso ai camper. Meglio cercare un parcheggio specifico o campeggio limitrofo e usare mezzi pubblici.
  • Sicurezza: la Spagna è relativamente sicura, ma come ovunque occhio a furti e borseggi nelle aree turistiche. Non lasciare oggetti di valore a vista e chiudere sempre il veicolo.
  • Guida in montagna: sterzare con attenzione, usare marce basse in discesa (freno motore). In alcune curve cieche si suona il clacson per avvertire chi sale in senso opposto. Veicoli in salita hanno precedenza.

7. Destinazioni imperdibili da esplorare in camper

Ecco una selezione di 5 luoghi naturali o regioni che meritano una visita specifica in camper, per vivere paesaggi e atmosfere straordinarie in libertà.

  1. Picos de Europa (Asturie/Cantabria) – Un complesso montuoso spettacolare con gole profonde e laghi alpini (Lagos de Covadonga). Offre funivie (Fuente Dé) e sentieri iconici come la Ruta del Cares. Ideale per chi cerca trekking e paesaggi mozzafiato, con molti campeggi e aree sosta attrezzate ai piedi delle vette.
  2. Ordesa y Monte Perdido (Aragona) – Nel cuore dei Pirenei, la valle di Ordesa regala panorami glaciali, cascate e sentieri immersi nelle foreste. Monte Perdido (3355 m) domina questa regione, perfetta per gli amanti della natura selvaggia e delle escursioni, con villaggi come Torla che fungono da base per camper.
  3. Cabo de Gata-Níjar (Almería) – Parco naturale sulle coste dell’Andalusia orientale, caratterizzato da spiagge primitive, paesaggi vulcanici, saline e riflessi turchesi. Regala un’atmosfera desertica unica in Europa. Molti campeggi e aree per la sosta vicino a San José, Agua Amarga e nei pressi delle spiagge più famose (Playa de los Genoveses, Playa de Mónsul).
  4. Playa de las Catedrales (Galizia) – Popolarmente nota come As Catedrais, è una spiaggia unica con archi e grotte naturali che emergono durante la bassa marea. Un vero spettacolo geologico sul Mar Cantabrico. Situata vicino a Ribadeo, dispone di aree sosta apposite e parcheggi in cima alla scogliera. In alta stagione è necessaria la prenotazione (gratuita) per accedere.
  5. Montserrat (Catalogna) – Montagna dalla forma inconfondibile, con guglie “a sega” e un importantissimo monastero benedettino. Sentieri e funicolari portano a punti panoramici incredibili su tutta la regione. Possibile sostare in un’area camper dedicata vicino al complesso religioso, godendosi l’alba o il tramonto su un paesaggio davvero suggestivo.

8. Quando andare in Spagna in camper

In generale, la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono i periodi migliori per trovare temperature miti, giornate abbastanza lunghe e meno affollamento rispetto all’alta stagione estiva.

Primavera e autunno: Da maggio a inizio giugno, e da metà settembre a ottobre, le temperature sono ideali sia per attività balneari sulle coste calde (Andalusia o Valencia) sia per il trekking (Pirenei o Picos de Europa). I paesaggi primaverili si colorano di fiori, mentre in autunno i boschi montani si tingono di calde sfumature, regalando scenari pittoreschi. In questi mesi, i campeggi applicano spesso tariffe ridotte; anche gli itinerari cittadini risultano più godibili, senza la ressa estiva. Se possibile, meglio evitare la Settimana Santa (Pasqua), periodo molto trafficato dalle feste religiose tipiche. In compenso, i festival di primavera invogliano un vivace turismo, soprattutto nelle grandi città come Siviglia (Feria de Abril) e Valencia (Fallas a marzo).

Estate: Luglio e agosto vedono l’aumento vertiginoso delle temperature, specialmente nell’entroterra (oltre 40°C in Andalusia o Castilla-La Mancha) e grandi presenze turistiche sulle coste. In questo periodo, è consigliabile puntare alle zone più ventilate o montane (Cantabria, Asturie, Pirenei) per evitare il caldo eccessivo. Eppure, se si ama l’atmosfera di festa, le spiagge attrezzate e la movida notturna, l’estate spagnola è un trionfo di eventi e concerti. Bisogna tenere in conto la necessità di prenotare campeggi con ampio anticipo, i pedaggi più cari e i possibili ingorghi stradali lungo le costa. Inoltre, l’aria condizionata nel camper diventa un elemento importante se si viaggia al sud.

Inverno: Nonostante alcune zone centrali e montane diventino piuttosto rigide (con nevicate sui Pirenei e sulla Sierra Nevada), l’inverno in Spagna offre vantaggi a chi vuole scoprire le città con meno folla e prezzi inferiori. L’Andalusia costiera (Málaga, Almería) mantiene temperature miti (15-18°C), attirando camperisti europei in fuga dal gelo. Attenzione però alle giornate più corte, che limitano un po’ i tempi di guida e di visita. Molti campeggi di zone costiere rimangono aperti, spesso con servizi base ma a tariffe convenienti. Nelle località montane come la Sierra Nevada, invece, si possono coniugare sport invernali e sosta in camper, se attrezzati con riscaldamento adeguato e gomme invernali o catene per le strade innevate.

Miglior periodo assoluto: Se si dovesse scegliere un’unica finestra, la fine di maggio e l’inizio di giugno offrono un equilibrio ottimale: prezzi ancora gestibili, clima gradevole in quasi tutto il territorio (ampiamente primaverile-l’estate in arrivo), e giornate più lunghe. È un periodo in cui le città non sono stracolme di turisti, le strade sono scorrevoli e si può godere di paesaggi rigogliosi. In alternativa, settembre regala temperature ancor calde, ma un turismo più ridotto rispetto ad agosto, e il mare rimane piacevolmente balneabile su molte coste. Tenendo conto che la Spagna è un paese vasto, con climi assai diversi fra nord e sud, è sempre consigliato valutare l’itinerario specifico e le preferenze personali prima di decidere il periodo.

9. Costi e budget di viaggio

I costi di un viaggio in camper in Spagna derivano da una combinazione di fattori: carburante, pedaggi, campeggi (o altre forme di sosta), cibo e attrazioni. Vediamo alcune categorie con esempi pratici basati su dati 2025.

1) Carburante

Il diesel si attesta intorno a 1,45 €/l, la benzina a 1,52 €/l. Un camper di medie dimensioni percorre 8-12 km/l: per un itinerario di 2000 km si spenderanno orientativamente 250-360 euro. Fare rifornimento nelle grandi stazioni di servizio o nei supermercati fuori autostrada può far risparmiare qualche centesimo al litro. Pianificando gli spostamenti e sintetizzando i percorsi, si riducono i consumi.

2) Autostrade e pedaggi

Le tariffe sulle tratte a pedaggio (AP-xx) variano, ma si stima ~9,50 euro ogni 100 km. Alcuni tratti sono stati liberalizzati (AP-7 a nord di Tarragona, AP-2, ecc.). Budget stimato: 20-50 euro se si selezionano solo alcuni segmenti a pagamento. Per un lungo percorso su autostrade a pedaggio si può arrivare a 100 euro o più (ad esempio, spostandosi dalla Francia a Madrid). Se non si ha fretta, si può optare per le vie gratuite (A-xx), benché più lente.

3) Campeggi e soste

– Campeggi: 25-40 euro/notte in alta stagione, 15-25 in bassa. Alcuni offrono pacchetti sconto per 3 o più notti, o accettano tessere come CampingCard ACSI con tariffe flessibili.
– Aree di sosta (comunali o private): 0-15 euro/notte, spesso con servizi di carico/scarico acqua ed elettricità opzionale a moneta.
– Se si alternano aree sosta gratuite e campeggi, il costo medio potrebbe variare tra 10 e 20 euro al giorno. In alta stagione, conviene prenotare soprattutto sui litorali.

4) Cibo e bevande

– Supermercati: pane ~1 euro, latte ~0,80 euro/litro, frutta e verdura locale a prezzi medi inferiori ad altri paesi europei. Buone offerte su vini spagnoli (5-7 euro/bottiglia di qualità decente).
– Ristoranti: menú del día (pranzo completo) 10-15 euro a persona fuori dalle zone turistiche, 18-20 euro nelle città grandi. Tapas e pinchos tra 3 e 5 euro l’uno. Una birra piccola (caña) 2,50-3 euro, un caffè 1,50 euro.
– Budget giornaliero: cucinando frequentemente a bordo, bastano ~10-15 euro a persona; aggiungendo un pasto al ristorante sale a 20-30.

5) Attrazioni e attività

I parchi naturali sono spesso a ingresso libero, mentre monumenti e musei celebrati possono costare fra i 10 e i 20 euro (Alhambra ~14 euro, Sagrada Família ~26 euro, Prado ~15 euro). Mostre e visite guidate speciali possono salire di prezzo. Alcuni offrono fasce orarie gratuite. Con 100-150 euro totali in 2 settimane si possono visitare un buon numero di siti storici. Attività extra come tour in barca, canyoning o spettacoli di flamenco possono incidere per altri 20-50 euro a pezzo.

6) Spese extra e stime complessive

– Gas per cucina/riscaldamento (bombole butano/propano): 15-20 euro a ricarica.
– Lavanderie a gettone nei campeggi: 4-6 euro a lavaggio, 3 euro per asciugare.
– Connettività dati: SIM turistiche o eSIM costano ~20 euro per 20GB circa.
Sommiamo i principali costi per 2 persone in 10-14 giorni, ipotizzando un mix equilibrato di campeggi e soste libere, pasti cucinati e qualche ristorante, visita a un paio di attrazioni a pagamento: si va facilmente su 800-1200 euro (escluso noleggio camper). Se si usa un noleggio (70-150 euro/giorno) si deve aggiungere la relativa spesa, ma si risparmia su hotel e trasporti. In conclusione, la Spagna permette viaggi camper a budget variabile, da molto economico a più confortevole, sempre con un buon rapporto qualità-prezzo.

10. Consigli utili per il tuo viaggio in Spagna

  • Impara qualche frase in spagnolo: un saluto o un ringraziamento nella lingua locale aiuta a stabilire un buon rapporto con i residenti, soprattutto fuori dalle zone turistiche.
  • Evita i centri storici con vie strette: parcheggia all’esterno o utilizza le aree sosta dedicate. Le strade medievali spesso non sono adatte a mezzi ingombranti.
  • Attenzione agli orari di “siesta”: negozi e supermercati potrebbero chiudere dalle 14 alle 17. Molti chiudono pure la domenica. Organizza la spesa di conseguenza.
  • Usa app per trovare sosta: Park4Night, Campercontact o iOverlander ti mostrano aree camper, campeggi e segnalazioni di altri viaggiatori.
  • Porta contanti: piccoli market, forni e alcuni pedaggi possono accettare solo contanti o limitare i pagamenti con carta.
  • Guida con calma: goditi i panorami e rispetta i limiti, specialmente nelle zone rurali. Fermarsi in una piazzola panoramica può svelare angoli incantevoli.
  • Discrezione in caso di pernotto “fuori camping”: niente sedie o tendalini all’esterno se non espressamente ammesso. Rispetta l’ambiente e non lasciare rifiuti.
  • Controlla la segnaletica nelle aree montane: in salita i mezzi hanno precedenza, e utilizza il freno motore in discesa per evitare surriscaldamenti.
  • Ricorda che musei e monumenti possono chiudere il lunedì: pianifica le visite cittadine anticipando i giorni di chiusura settimanale.
  • Assapora i mercati locali: frutta, verdura, formaggi e salumi ti permettono di gustare i prodotti del territorio direttamente nel tuo camper.
  • Tieni al sicuro i tuoi beni: la Spagna è sicura, ma sempre meglio non lasciare oggetti di valore in vista e chiudere il veicolo a chiave, specie in città.
  • Informati sulle ZBE cittadine: a Madrid e Barcellona, se il tuo veicolo non rispetta i requisiti ambientali potresti beccare multe. Meglio parcheggiare fuori.

11. Domande frequenti (FAQs)

  • Posso fare campeggio selvaggio ovunque in Spagna?
    No. Il campeggio libero (piazzare tende, attrezzature fuori dal camper) è vietato quasi ovunque. Tuttavia, il semplice pernottamento (“pernoctar”) nel veicolo è spesso tollerato, purché non ci siano segni esterni di campeggio e non si infrangano limiti locali. In molti casi, esistono divieti specifici su coste e parchi naturali; conviene verificare i cartelli presenti.
  • Serve la patente speciale per guidare un camper?
    Per i camper sotto i 3,5 t di massa complessiva, basta la normale patente di categoria B. Per mezzi oltre i 3,5 t serve la patente C. La maggior parte dei camper a noleggio in Spagna rientra entro i 3,5 t, quindi la patente B è sufficiente.
  • Qual è il limite di velocità in autostrada per un camper?
    È 120 km/h se il veicolo pesa fino a 3,5 t, mentre sale a 90 km/h sulle strade extraurbane e 50 km/h nelle aree urbane. Se il camper supera i 3,5 t, si limita a 90 km/h in autostrada e 80 km/h fuori dai centri abitati.
  • È difficile trovare aree di sosta con acqua e scarico?
    No, la Spagna possiede un’ampia rete di aree di servizio per camper (comunali o private). Molte offrono carico/scarico gratis o a pochi euro. Inoltre, numerosi campeggi accettano di far usare il camper service anche a chi non pernotta, dietro pagamento di un piccolo contributo.
  • Quanto costa noleggiare un camper mediamente?
    Dipende dalla stagione, dalle dimensioni e dalla durata: in media 70–150 euro al giorno. In bassa stagione si trovano offerte da 50–60 euro, mentre in alta stagione e su modelli di grandi dimensioni si superano i 150 euro giornalieri. Alcune compagnie includono chilometraggio illimitato, altre no.
  • Il costo dei pedaggi è elevato?
    Alcune autostrade sono gratuite, altre no. Se si utilizzano spesso le AP a pagamento, si calcola intorno a 9,50 euro ogni 100 km. Pianificando tragitti alternativi sulle “autovías” si risparmiano pedaggi ma si allungano i tempi. Molti tratti un tempo a pagamento (come AP-7 in alcune zone) sono ora gratuiti.
  • Si può bere l’acqua del rubinetto?
    Sì, generalmente l’acqua comunale in Spagna è potabile. Alcune aree possono avere un gusto di cloro o calcio. Molti preferiscono acqua in bottiglia, ma non è un obbligo sanitario. Se non ci sono cartelli “agua no potable”, si può tranquillamente utilizzare l’acqua del rubinetto per bere o cucinare.
  • È pericoloso dormire negli autogrill?
    In genere no, anzi è incoraggiato fare soste se stanchi. Tuttavia può esserci rumore di camion e traffico. Meglio bloccare le porte e non esporre oggetti di valore. In zone isolate, è preferibile la compagnia di altri veicoli. I reparti di polizia stradale pattugliano spesso le autostrade, aumentando la sicurezza.
  • Posso portare animali domestici nel camper?
    Sì, di solito gli animali sono ammessi, ma è opportuno verificare le regole delle compagnie di noleggio o dei campeggi. Alcuni applicano supplementi per pulizie extra. Durante la guida, cane o gatto devono rimanere in sicurezza, ad esempio con trasportino o cintura apposita per animali.
  • Che tipo di assicurazione serve?
    Di solito, il noleggio include un’assicurazione base con franchigia. Se usi il tuo camper, verifica che la polizza RC auto valga in Spagna e considera un’assicurazione aggiuntiva per coprire furti o danni specifici. Leggi bene le clausole, soprattutto in caso di guida su sterrati o fuori dalla rete principale.
  • In quali mesi conviene di più economicamente?
    La bassa stagione (autunno e primavera inoltrata, eccetto Pasqua) consente di trovare tariffe di noleggio camper più basse, campeggi a prezzi ridotti e meno costi “nascosti”. L’inverno può essere molto economico lungo la Costa del Sol o la Costa Blanca, mentre le zone montane talvolta chiudono alcuni campeggi o riducono i servizi.
  • Sono necessari adattatori elettrici nei campeggi spagnoli?
    La maggior parte dei campeggi adopera prese CEE 3 poli blu o attacchi “Schuko” (tipo F standard europeo). Se il tuo camper è munito di spina CEE, nessun problema. Altrimenti, può servire un adattatore specifico. È sempre consigliabile avere una prolunga e un riduttore a portata di mano per ogni evenienza.


0 Commenti




Scrivi un commento